La Crioconservazione

Ad oggi la crionconservazione permette di preservare la fertilità di un individuo, maschio o femmina, in tutti quei casi in cui vi è un rischio importante di perderla: patologie tumorali, chemioterapia e radioterapia, patologie autoimmuni, urologiche e ginecologiche. Inoltre negli ultimi decenni, il progressivo rinvio della prima gravidanza in una coppia rende ancora più importanti le strategie praticabili per rinviare la perdita di fertilità, quando possibile.

La tecnica più comune di crioconservazione degli spermatozoi consiste nella consegna del campione di sperma, che viene portato a temperature progressivamente più basse fino all’immersione in azoto liquido a -196°C, nelle cosiddette Banche del seme. Per preservare gli spermatozoi dallo shock termico vengono utilizzate specifiche sostanze protettrici. Lo scongelamento prevede poi il graduale processo contrario. In caso di neoplasia testicolare, una corretta crioconservazione dovrebbe essere effettuata tra l’intervento chirurgico di asportazione del testicolo e l’inizio della chemio o radioterapia. In caso di altri tumori, prima di qualunque terapia che possa interferire con la fertilità del liquido seminale. Per alcune patologie può essere valutata la crioconservazione di campioni di tessuto testicolare, qualora al proprio interno contengano cellule gametiche.

Anche la crioconservazione degli ovociti prevede il congelamento lento degli ovociti attraverso una lenta riduzione della temperatura. Altra tecnica è la vitrificazione che si basa sul principio del congelamento immediato, con raggiungimento entro 1 minuto di -196°C.

La crioconservazione del tessuto ovarico permette di preservare la funzione ovarica in toto, gametogenica e steroidogenica, e al contrario della crioconservazione degli ovociti prevede tempi più rapidi, senza bisogno di stimolazione ormonale. Inoltre il tessuto ovarico risulta meno suscettibile ai danni da congelamento. Ovviamente la scelta della metodica più idonea per la preservazione della fertilità deve essere valutata caso per caso e dipende da età della paziente, tempo a disposizione e tipo di patologia.

La crioconservazione è oggi un sostegno importante per molte persone, soprattutto al momento della diagnosi di patologie tumorali, poiché permette loro di affrontare la malattia avendo a disposizione la speranza e la possibilità di una futura fertilità.

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